Google Hacking


Il worm Santy è stato solo l'inizio. L'utilizzo di Google da parte di codici virali e hacker alla caccia di vulnerabilità si diffonderà sempre di più. Che il Google Hacking sia in crescita lo si può affermare dando un'occhiata alla grande mole di materiale presente su Internet, utile per capire come far diventare il motore di ricerca uno strumento potente in mano a cracker o esperti di sicurezza.

Un sito di riferimento in questo senso è http://johnny.ihackstuff.com/ che raccoglie un vero e proprio Google Hacking Datebase , sorta di Bibbia che presenta esempi concreti di utilizzo di Google come strumento utile per un black hat. Su Amazon è addirittura possibile acquistare il libro scritto da Johnny Long (autore del sito citato) e intitolato Google Hacking for Penetration Testers.

Per poter padroneggiare le tecniche di Google hacking è necessario conoscere l'utilizzo di funzioni di ricerca avanzate. Non tutti sanno che Google può infatti utilizzare degli operatori all'interno del campo di ricerca in grado di produrre risultati molto interessanti per un cracker alla ricerca di informazioni e vulnerabilità. Ecco in sintesi gli operatori di ricerca utilizzati per estrarre preziose informazioni dalle pagine web indicizzate da Google:

  • site: trova il termine ricercato soltanto nel sito specificato (es. site:www.oknotizia.it Giovanni Allevi)
  • filetype: trova soltanto documenti con l'estensione indicata (es. filetype:pdf)
  • link: trova tutti i siti che hanno un link al termine ricercato (es. link:www.oknotizia.it)
  • cache: visualizza la copia cache archiviata da Google della pagina ricercata (es. cache:www.oknotizia.it)
  • intitle: cerca tutte le pagine Web che contengano nel titolo il termine ricercato (es.intitle:oknotizia)
  • inurl: cerca all'interno dell'URL di una pagina (es. inurl:oknotizia)

Gli operatori presentati possono inoltre essere combinati e dare luogo a ricerche avanzate in grado di far scoprire dati e informazioni utili su un sito web. Se si è alla ricerca ad esempio della pagina di login amministrativo di un qualsiasi sito basterà utilizzare lo stesso operatore inurl: in un modo simile a: inurl:admin inurl:login. Oppure combinando due operatori distinti: inurl:admin filetype:php si avrà come risultato la pagina di login amministrativo di una piattaforma di gestione contenuti in php.

Gli esempi presentati sono molto semplici ma esistono tecniche molto più raffinate di Google hacking. A chi volesse approfondire l'argomento consiglio la lettura di The Google Hacker Guide, una guida completa scaricabile dalla sezione download del sito di Johnny Long previa registrazione gratuita.

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1 commenti:

  1. Redazione Says:

    Ho subito un attacco hacker e nei giorni antecedenti avevo notato che qualcuno cercava tramite google site:www.liboriobutera.com e le altre cose che hai citato.

    conosci un modo per difendersi?